La sera del 22 giugno, alle 22:02 CEST, abbiamo immortalato la Luna con il nostro telescopio. Una focale da 400mm, 80mm di diametro e apertura F/5, montato su una montatura equatoriale manuale. Era quasi piena, illuminata al 98.8%, con una magnitudine apparente di -12.25.
Questa fotografia, ottenuta con pazienza e precisione, rappresenta uno sguardo ravvicinato e dettagliato al nostro affascinante satellite naturale.

Esistono dei mari sulla Luna
Con il suo bagliore argento, ha incantato l’umanità sin dall’antichità. Una delle sue caratteristiche più affascinanti è la presenza di “mari”, grandi pianure basaltiche visibili anche ad occhio nudo.
Queste enormi aree sono il risultato di antiche eruzioni vulcaniche e coprono circa il 16% della superficie lunare. Un altro aspetto interessante è la differenza tra i due lati. Il lato nascosto, non visibile dalla Terra, è quello più accidentato e coperto da crateri, a differenza di quello visibile.
Il Cratere Apollo 11
Un dettaglio meno conosciuto ma affascinante della superficie lunare è il cratere dedicato alla missione Apollo 11, situato vicino all’equatore lunare sul lato visibile.
Questo cratere è stato nominato in onore della storica missione che portò i primi uomini sulla Luna il 20 luglio del 1969. Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins sono i tre astronauti che resero possibile questo evento epocale. Armstrong e Aldrin camminarono sulla superficie lunare mentre Collins le orbitava intorno.
Dedicare un cratere a questa missione è un tributo duraturo al coraggio e all’ingegno umano che hanno reso possibile uno dei più grandi successi dell’esplorazione spaziale.

La Nostra Fotografia
La nostra fotografia cattura la bellezza e la complessità del satellite. Grazie alla qualità del nostro telescopio, è possibile osservare dettagli come i crateri, le catene montuose e i mari lunari. Ogni cratere racconta una storia di antichi impatti, mentre i mari narrano di un passato vulcanico.
Alla prossimo sguardo verso la Luna, ricordate che ogni dettaglio visibile è il risultato di miliardi di anni di storia cosmica.
Fotografare il nostro satellite è un’esperienza che richiede pazienza e passione, ma che regala immagini straordinarie e un profondo senso di connessione con il nostro universo.
Se vuoi scoprire come nasce Marven Discovery clicca questo link.
Seguici sulla nostra pagina Instagram marvendiscovery per non perderti contenuti extra.